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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

Dermatite atopica: la nostra esperienza

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Nell’immaginario collettivo la pelle di un neonato è rosea, morbida e vellutata come una pesca, ma purtroppo non per tutti i bimbi è così. Circa il 5-20% dei nuovi nati ogni anno soffre di dermatite atopica, prima di diventare mamma non avevo mai sentito parlare di questa patologia, ma purtroppo ne ho fatto la conoscenza circa un mese dopo il parto. La dermatite atopica si manifesta con lesioni eczematose acute e croniche che si sovrappongono in relazione alla fase della malattia. È caratterizzata da secchezza della pelle, dovuta ad un’alterazione della barriera cutanea, rossore e intenso prurito. La dermatite atopica ha un decorso cronico-recidivante con periodi di miglioramento alternati a riacutizzazioni più o meno severe. Nel lattante di età inferiore a un anno: prevalgono lesioni acute come eritema, edema, vescicole, erosioni e croste. Sedi tipiche: volto, superfici estensorie degli arti. Nel bambino da 1 a 10 anni: prevalgono lesioni subacute: croste e lichen

Vaccini e falsi miti

Lo scorso anno l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) insieme ad altri soggetti cooperanti ha lanciato la campagna #Vaccineswork, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza dell’importanza critica della vaccinazione nell’intero corso della vita e il suo ruolo nel raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile fissati per il 2030. Il Piano d’Azione Globale per i Vaccini (Global Vaccine Action Plan, GVAP), adottato da 194 stati membri dell’assemblea dell’OMS nel maggio 2012, ha l’obiettivo di prevenire milioni di morti per malattie prevenibili con vaccino entro il 2020, attraverso l’accesso universale alla vaccinazione. Nonostante i progressi fatti nei singoli paesi e il forte tasso mondiale dell’introduzione di nuovi vaccini, tutti gli obiettivi prefissati per eradicare le malattie prevenibili (tra cui morbillo, rosolia e tetano materno e neonatale) sono in ritardo nella tabella di marcia. Continua a leggere qui

Calendario vaccinale

Prima di entrare nel vivo di questo articolo dobbiamo fare una precisazione: questo post non vuole sollevare alcuna polemica, ma il nostro obiettivo è semplicemente quello di fare informazione e magari cercare di fare chiarezza su alcuni argomenti. Quindi questo post sarà un semplice riportare dati pubblicati da fonti ufficiali, come per esempio che Il decreto vaccini ha reso obbligatorie per i minori di 16 anni dieci vaccinazioni e ne ha fortemente raccomandate quattro. Come riportato sul sito del ministero, sono offerte gratuitamente e attivamente dal Servizio sanitario nazionale (SSN) le seguenti vaccinazioni: Quando Bambini da zero a 6 anni Anti-difterica: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001) Anti-poliomielite: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001) Anti-tetanica: ciclo di base 3 dosi nel primo anno di vita e richiamo a 6 anni (obbligatoria per i nati dal 2001)

La danza degli ormoni

Un ciclo ovarico dura di norma 28 giorni secondo una serie di eventi divisibili in tre fasi: fase mestruale (primi 4 giorni del ciclo) fase proliferativa o follicolare (dal 5° al 14°) fase secretoria o luteinica (dal 15° al 28°) Fase mestruale si considera come inizio della mestruazione il primo giorno della comparsa del sangue uterino. Due giorni prima di questo evento lo strato funzionale dell’endometrio viene privato del suo apporto ematico poiché le arterie spirali si costringono diventando completamente occluse dopo circa due giorni. L’endometrio si deteriora, le ghiandole si degradano, compare necrosi tissutale. Dopo la degenerazione dello strato funzionale dell’endometrio i vasi si rompono al di sopra delle ostruzioni iniziando la emorragia. L’endometrio si distacca riducendosi ad uno strato basale minimo, ma conservando le estremità delle ghiandole e i vasi che si riformeranno. CONTINUA A LEGGERE QUI